martedì 1 maggio 2007

Il valzer triste del Salisburgo

Il weekend calcistico ha regalato a Giovanni Trapattoni l'ennesimo successo della sua straordinaria carriera: il tecnico di Cusano Milanino ha conquistato il titolo austriaco alla guida del Salisburgo, una multinazionale del pallone guidata con maestria da uno dei tecnici più vincenti del panorama internazionale.



Il trionfo dei nipotini di Mozart non è mai stato in discussione: miglior attacco e miglior difesa del torneo, il Red Bull (eh sì, in Austria capita che le società Brandcalcistiche possano prendere il nome da una bevanda energetica...) ha sbaragliato la concorrenza, forte dei 20 gol del capocannoniere Alexander Zickler, ex promessa del Bayern e del calcio tedesco proprio ai tempi dell'esperienza bavarese del Trap.



Non tutti festeggiano, però, a Salisburgo e dintorni. L'avvento nel calcio della multinazionale locale (l'ossimoro è spiegato dal fatto che la Red Bull ha sede a Fuschl am See, località alle porte di Salisburgo), avvenuto nell'aprile 2005, è stato mal digerito dai fan più accessi della squadra, quell'Austria Salisburgo capace di contendere all'Inter una Coppa UEFA nel 1994. Dopo alcuni mesi di opposizione alla nuova dirigenza, rea di aver rinnegato storia e simboli del club (lo storico viola delle maglie è stato sostituito dal biancorosso del marchio, così come biancorossi appaiono stemma e sito ufficiale), i dissidenti hanno deciso di fondare una squadra alternativa, per far sì che lo spirito della gloriosa Stadtverein (letteralmente, la "squadra dalla città") non andasse perduto. Nel febbraio 2006 i "bianco-viola" (questo il nome del gruppo di tifosi) si appropriano del marchio storico della società e (ri)fondano l'SV Austria Salzburg.



La nuova squadra inizialmente avrebbe dovuto ripartire dalla quarta serie, prendendo il posto della compagine della polizia di Salisburgo. Non se ne fa nulla, e l'Austria deve accontentarsi della 2.Klasse Nord, la settima divisione calcistica del paese. L'iniziativa ottiene l'appoggio di moltissime tifoserie Trappl_2 austriache e internazionali, come ampiamente documentato dal sito dei Violett-Weiss. Sul campo le cose non vanno male, tanto che a cinque giornate dal termine del campionato l'Austria Salisburgo è già virtualmente promossa in sesta divisione.



Ironia della sorte, il numero nove della squadra risponde al nome di Oliver Trappl, corpulento ariete 26enne con trascorsi nel "glorioso" Lamprechtshausen: giusto un paio di lettere di differenza dal tecnico dei cugini ricchi. E non è detto che in riva al Salzach il Trap più amato alla fine non sia proprio lui.



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