lunedì 7 maggio 2007

Panorama (reprise)

Il weekend calcistico ha incoronato campione il Manchester United, a soli quattro giorni dal tracollo di San Siro. Ai Red Devils si aggiungono la Dinamo Bucarest, campione di Romania con quattro turni d'anticipo, e la Stella Rossa, vincitrice del titolo serbo. Resta incerta la situazione in Bundesliga (vincono le prime tre della classifica) e in Spagna. Seconda beffa, in Olanda, per l'AZ Alkmaar: dopo aver regalato in volata il titolo al PSV, la scorsa settimana, la squadra di Van Gaal deve dire addio anche la Coppa d'Olanda, ceduta ai rigori all'Ajax.



INGHILTERRA
Il pareggio dell'Emirates Stadium tra Arsenal e Chelsea consegna al Manchester United il 16° titolo della sua storia. Una bella rivincita per Sir Alex Ferguson e i suoi ragazzi, sonoramente battuti in Europa dal Milan, ma capaci di riappropriarsi del titolo d'Inghilterra a spese del multimilionario Chelsea di Abramovich. La vittoria nel Manch
derby sui concittadini del City firmata da Cristiano Ronaldo costituiva per i Red Devils una seria ipoteca sul titolo: per l'ufficialità bisognava attendere un altro derby, quello di Londra tra Arsenal e Chelsea. I Gunners non hanno fatto sconti e, complici un rigore di Gilberto e le parate di Lehmann, hanno imposto l'1-1 ai più motivati avversari (a segno nella ripresa con Essien, l'ultimo ad arrendersi).



Per il Chelsea un ritorno sulla terra dopo i trionfi degli ultimi due anni: c'è chi vede in questa stagione fin qui fallimentare (in bacheca solo una Coppa di Lega, in attesa della finale dei FA Cup) la fine dell'era-Mourinho. Il tecnico portoghese, nella conferenza stampa post-partita, s'è affrettato a smentire i cronisti circa il suo futuro lontano da Stamford Bridge, lodando lo spirito e la qualità dei suoi ragazzi. Resta da vedere quale sarà l'intenzione di Abramovich, impegnato anche a risolvere le spinose questioni legate a Crespo e Shevchenko.



OLANDA
Sette giorni fa l'Eredivisie aveva regalato emozioni a non finire, con tre squadre a contendersi il titolo in 90 minuti. A spuntarla, grazie alla differenza reti, è stato il PSV di Ronald Koeman, bravo a travolgere 5-1 il Vitesse mentre l'AZ crollava a Rotterdam contro l'Excelsior e l'Ajax non andava oltre il 2-0 contro il Willem II. Sempre a Rotterdam, questa volta al De Kuip, l'AZ ha dovuto rinunciare anche al secondo trofeo stagionale, cedendo ai rigori all'Ajax di Henk ten Cate. Dopo essere passato in vantaggio grazie ad una splendida rete del talento belga Moussa Dembelé, l'AZ ha subito il pareggio dei lancieri con Huntelaar, tornato in queste ultime settimane agli Davids
standard elevatissimi che ne avevano fatto uno dei pezzi pregiati del mercato europeo. Nella lotteria dei rigori, 16 in tutto, decisivo è stato l'errore di Ryan Donk, l'unico a  fallire dal dischetto. L'onore del penalty vincente, invece, è toccato a Edgard Davids, tornato ad alzare una coppa in maglia ajacide dodici anni dopo il trionfo di Vienna in Champions League.

GERMANIA
Non cambia nulla in vetta alla Bundesliga. Lo Schalke supera, non senza sudare, il Norimberga grazie ad un colpo di testa del solito Kuranyi su invito di Hamit Altintop. Tutto facile invece per Stoccarda e Werder contro Mainz e Hertha. I biancoverdi, in particolare, mettono in mostra un'ottima condizione e rilanciano le quotazioni del proprio bomber di scorta, quel Marcus Rosenberg giunto senza troppo clamore a gennaio dall'Ajax: il centravanti svedese, autore di una tripletta in quel di Berlino, si candida a parner ideale per l'intoccabile Klose.

SPAGNA
Dopo alcuni mesi di grande incertezza, la Liga sembra aver imboccato il binario classico della sfida Barça-Real. Il successo delle merengues sul Siviglia per 3-2 ha fatto scivolare gli andalusi a -4 dalla vetta, occupata a quota 65 dal Barcellona, passato senza problemi sul campo della derelitta Real Sociedad. Il Real Madrid, invece, si mantiene a due lunghezze di distanza dai rivali e può legittimamente sperare in un titolo che avrebbe dell'incredibile, soprattutto in considerazione del gioco tutt'altro che brillante mostrato dalla squadra di Capello in questa stagione.

ROMANIA
Dopo due titoli consecutivi della Steaua, torna a sorridere l'altra metà (o meglio l'altro terzo, tenendo conto del Rapid) di Bucarest, quella che parteggia per la Dinamo. La squadra che fu del ministero degli Interni ha sbaragliato la concorrenza, aggiudicandosi il titolo con quattro turni d'anticipo. Artefice del ritorno a grandi Niculescu
livelli dei Câinii Roşii (i Cani Rossi) è stato l'ex colonna della nazionale rumena Mircea Rednic, capace di costruire una squadra solida in difesa e spettacolare in attacco, con la coppia Niculescu-Danciulescu a far la voce grossa nelle aree avversarie. Stagione da dimenticare invece per la Steaua di Cosmin Olariu: dopo aver raggiunto la semifinale di Coppa Uefa l'anno scorso, la società più titolata di Romania ha pagato le fatiche autunnali della Champions e non è mai stata in lotta per il titolo.

SERBIA
La Stella Rossa supera 2-1 il Partizan nel derby di Belgrado e si aggiudica il suo 25° scudetto, il primo dopo la scissione dal Montenegro. A tre giornate dalla fine i biancorossi di Bosko Durovski hanno 13 punti di vantaggio sui rivali e la vittoria nella stracittadina è servita come ulteriore legittimazione di una supremazia mai in discussione in questa stagione.



5 commenti:

pietro ha detto...

la stagione dell'az alkmaar mi ricorda (in piccolo) quella del bayern leverkusen l'anno che perse la champions col real... bella squadretta questa az, anche se cronicamente incapace di vincere

giuliano ha detto...

Il paragone ci sta...anche se forse quel Leverkusen era una squadra più matura ed esperta. L'AZ può ancora crescere: quest'anno ha fatto vedere il calcio più bello d'Olanda, rilanciando un tecnico spesso contestato per il suo integralismo come Van Gaal. Se la rosa non verrà smantellata non è detto che il prossimo anno non sia quello buono.

giuliano ha detto...

Eh sì, finora è andata bene. ;-) L'equilibrio del campionato svedese è clamoroso, anche se ampiamente previsto alla vigilia.
L'IFK fin qui non ha incantanto, ad esclusione dell'ultima partita in quel di Orebro (4-0 con un'incredibile gol in "rabona" di Andres Vasquez. Se vuoi vederlo lo trovi qui: http://www.youtube.com/watch?v=ltEaUSTiIZQ ): ora si parla di rinforzi dall'Inghilterra per l'estate (Hysen, Andreas e Nils-Erik Johansson). Staremo a vedere.
Il Kalmar da un paio d'anni sta pescando molto bene in Brasile: prima Dedé Anderson (una sorta di Ronaldo dei poveri), ora misteriosamente eclissatosi in Norvegia, poi Ari, ora (ma è già a Kalmar da un po') Cesar Santin. Rispetto ai predecessori, Santin è più centrocampista, buon giocatore ma nulla di eccezionale...chiaro che per quelle latitudini è un lusso, come lo erano Alvaro Santos (quello del gol all'Inter nei preliminari di Champions), Paulinho Guarà e Alvaro Santos (lo conosci vero? ;-)).
Ciao!

madhands ha detto...

As a rule…

debbiemc ha detto...

bonjour
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