sabato 14 luglio 2007

Ancora una volta Argentina-Brasile

Copa
La finale della Coppa America sarà Argentina-Brasile. Nessuna sorpesa, dunque, dal Venezuela: nonostante le difficoltà palesate nella fase iniziale del torneo, i verdeoro non hanno mancato l'appuntamento decisivo, anche se la semifinale con l'Uruguay è stata tutt'altro che una passeggiata.

La Celeste, infatti, ha venduto cara la pelle: per due volte (prima con Forlan, poi con Abreu) la squadra di Tabarez ha pareggiato le reti brasiliane di Maicon e Julio Baptista, dando a tratti la sensazione di poter chiudere il match a proprio favore. I rigori, poi, hanno sorriso ai ragazzi di Dunga, che potranno giocarsi la Coppa contro gli acerrimi rivali.

Tutto facile, invece, per l'Albiceleste contro il Messico, sulla carta un avversario da non sottovalutare. La squadra di Hugo Sanchez ha disputato una buona partita, colpendo due legni con Nery Castillo e con Guardado, ma è mancata nei momenti decisivi, dove invece l'Argentina ha saputo colpire con classe e freddezza. Riquelme, Tevez e Messi (meraviglioso il suo pallonetto in occasione del 2-0) sono risultati imprendibili per la difesa messicana.

Appuntamento per la finale nella notte tra domenica e lunedì. Ancora una volta, Argentina-Brasile.



lunedì 9 luglio 2007

Tutto secondo pronostico

La Coppa America entra nel vivo e lo fa rispettando appieno i pronostici della vigilia. Accedono alle semifinali, infatti, le quattro nazionali più accreditate: Brasile e Argentina, noblesse oblige, Messico e Uruguay, quest'ultima respingendo i padroni di casa del Venezuela, comunque più che soddisfatti dello storico traguardo raggiunto.



I quarti di finale non hanno avuto storia. Il Brasile, fin qui davvero poco convincente, ha rispolverato il proprio Robinho
arsenale di fronte al Cile, già battuto nella fase iniziale. Il 6-1 con cui i verdeoro hanno superato la nazionale andina non lascia spazio all'immaginazione: oltre alla doppietta del solito Robinho (davvero in gran forma il puntero del Madrid), ha finalmente timbrato il cartellino l'abulico Vagner Love, e con lui il neo romanista Juan, Julio Baptista e il misconosciuto Josué. La rete più bella del match porta però la firma del cileno Humebrto Suazo, autore di una gemma purtroppo utile solo per rendere meno umiliante il punteggio.



Se il Brasile è Robinho-dipendente, la stella assoluta dell'Argentina è Juan Roman Riquelme, Riquelme
autore di un'altra grande prestazione nel quarto contro il Perù. El Mudo apre e chiude le marcature di un incontro mai in discussione, in cui l'albiceleste ha confermato tutte le sue qualità: grande solidità difensiva, centrocampo di testa e polmoni e attacco "inutile", nel senso che l'assenza di un bomber di razza (Crespo ai box, Milito non pervenuto) non si sta per il momento facendo sentire più di tanto, vista la vena dei centrocampisti (gli altri due gol nel 4-0 finale portano la firma di Messi e Mascherano).



Sorprende, ma solo nelle proporzioni, il 6-0 del Messico sul Paraguay. La nazionale di Gerardo Martino aveva Castillo
destato un'ottima impressione nella fase inziale del torneo, ma al cospetto di quella di Hugo Sanchez si è sciolta come neve al sole. Il sempre più dominante Nery Castillo già al secondo minuto di gioco costringeva al fallo il portiere paraguaiano Bobadilla: rigore, espulsione e partita in cassaforte. Il 2-0 di Torrado al 27' chiudeva i giochi con un'ora di anticipo; lo stesso Castillo, Arce, Blanco e Omar Bravo firmavano la goleada.



I messicani ora dovranno affrontare l'Argentina in una semifinale che si preannuncia molto Forlan
equilibrata, mentre il Brasile se la vedrà con l'Uruguay di Diego Forlan. Il neo acquisto dell'Atletico Madrid ha guidato i suoi al 4-1 contro il Venezuela, una partita in cui la Celeste ha fatto vedere qualcosa in più rispetto alla deludente fase di qualificazione. La squadra di Tabarez resta comunque il vaso di coccio tra le quattro semifinaliste e un successo sul Brasile sarebbe quantomeno soprendente.



mercoledì 4 luglio 2007

Tra talenti e generali

Breve aggiornamento dal Venezuela: la nazionale di casa ha conquistato il primo posto nel suo gruppo di qualificazione, chiudendo con un pareggio 0-0 contro l'Uruguay. Un risultato storico per la "Vino Tinto", da sempre la meno competitiva tra le rappresentative del Sudamerica.  Al di là delle considerazioni di carattere Chavez
tecnico (l'undici di Paez non possiede grandi individualità, ad esclusione del centrocampista del Maiorca Juan Arango), è necessario considerare il contesto in cui è maturato questo risultato.



A Caracas e dintorni la situazione politica è tutt'altro che limpida, con il regime di Chaves impegnato da anni in un lento ed efficace lavoro di propaganda. L'organizzazione della Coppa America (per la prima volta nella storia quasi centenaria del torneo) rappresenta in questo senso una vetrina estremamente importante. Da qui a ritenere "accomodato" il passaggio del turno della nazionale di casa ce ne corre, ma dal sorteggio in avanti la sensazione di un certo favoritismo è evidente. Il girone era tutt'altro che proibitivo (Perù, Cile e Bolivia erano forse le tre nazionali meno competitive del lotto, insieme a Ecuador e Stati Uniti) e lo 0-0 con l'Uruguay, ottenuto perlatro a qualificazione già avvenuta, ha dato ai più la classica sensazione del "biscotto".



Grandi emozioni, invece, nell'altra sfida del girone, nella quale Perù e Bolivia si giocavano il passaggio del turno. La squadra di Erwin "Platini" Sanchez ha disputato un match di altissimo livello, mettendo in mostra Arce
giocatori di grande esperienza (Jaime Moreno, splendido il suo gol) e talenti dal sicuro avvenire: Juan Carlos Arce, dimenticato in panchina nel primo tempo, ha illuminato la ripresa con scatti e giocate d'alta scuola. L'attaccante del Corinthians (il cui cartellino però appartiene all'Oriente Petrolero, squadra boliviana) farebbe la fortuna di diverse squadre europee, a patto di disciplinarne a dovere l'estro, ad oggi ancora troppo grezzo e anarchico. Il Perù, pur soffrendo per lunghi tratti, ha capitalizzato al meglio le occasioni capitategli, grazie soprattutto all'esperienza e alla classe di Claudio Pizarro, autore della doppietta decisiva per la qualificazione dei suoi.



Nel frattempo entrano nel vivo i Mondiali Under 20. Dopo lo spettacolare pareggio tra Spagna e Uruguay nella giornata inaugurale, nella quale avevano steccato Brasile e Argentina (rispettivamente contro Polonia e Repubblica Ceca), nel secondo turno verdeoro e Canada
albicelestes trovano un pronto riscatto. Il Brasile supera la Corea del Sud grazie a una doppietta di Alexandre Pato, mentre l'Argentina travolge Panama con un umiliante 6-0, griffato dalle doppiette di Maxi Moralez e del "Kun" Aguero. Convincente anche il 6-1 con cui gli Stati Uniti hanno ridimensionato la Polonia: sugli scudi l'eterna promessa Freddy Adu, autore di una tripletta, e la nuova star Danny Szetela, in procinto di firmare per i turchi del Galatasaray.



martedì 3 luglio 2007

Al di là dell'Oceano

Con il successo dell'Olanda agli Europei Under 21 si è chiusa di fatto la stagione calcistica del Vecchio Continente. I riflettori si spostano ora dall'altra parte dell'Atlantico, dove sono in corso due importanti manifestazioni internazionali, la Coppa America e il Mondiale Under 20.



La Coppa America, trofeo equivalente al nostro Europeo, si disputa in Venezuela, e vede ai nastri di partenza le dieci federazioni affiliate alla Conmebol (la UEFA del Sudamerica) più gli Stati Uniti e il Messico. Al termine Copa_america
della seconda giornata dei gironi si possono già stilare i primi bilanci: l'Argentina, grande favorita del torneo, con i successi su USA e Colombia è già qualificata al turno successivo, così Messico, Paraguay e Venezuela; il Brasile, dopo il passo falso dell'esordio contro il Messico, si è riscattato contro  il Cile e resta ampiamente in corsa per i quarti; Uruguay, Bolivia e Perù si giocheranno la qualificazione nell'ultimo turno, mentre Ecuador, Stati Uniti e Colombia sono virtualmente eliminate.

La stella indiscussa del torneo è stato fin qui il fantasista del Boca Juan Roman Riquelme, autore di una doppietta alla Colombia e direttore d'orchestra dell'Argentina di Alfio Basile. Ottimo anche il rendimento di Hernan Crespo (tre gol per lui prima dell'infortunio contro la Colombia) e di Robinho, la cui tripletta Humberto_suazocontro il Cile ha permesso al Brasile di restare a galla. Tra le soprese si segnalano il messicano Nery Castillo, protagonista da alcune stagioni in Grecia con la maglia dell'Olympiakos, e il cileno Humberto Suazo, bomber del
Colo Colo inspiegabilmente ignorato dalle grandi d'Europa. Deludente l'Uruguay, ha destato invece una bella impressione il Paraguay di Gerardo Martino: l'attacco biancorosso può contare sul redivivo Santa Cruz e su Oscar "Tacuara" Cardozo, centravanti ex-Newell's Old Boys appena acquistato dal Benfica per 9 milioni di euro. Senza dimenticare l'apporto di Salvador Cabañas, capace di mettere a segno 3 reti partendo dalla panchina.