lunedì 4 giugno 2007

Il vento del Nord

Il sabato dedicato alle qualificazioni europee ha regalato forti emozioni a latitudini

inconsuete. Da una parte, l'eroica prova delle Isole Far Oer, capaci di limitare il

passivo con l'Italia campione del mondo. Dall'altra, lo scoppiettante 3-3 tutto

scandinavo tra Danimarca e Svezia, chiusosi inopinatamente con un'improvvisa

sospensione del match, ordinata dall'arbitro Fandel in seguito all'aggressione subita

da un tifoso danese all'89' minuto di gioco.





Della sfida tra Italia e Isole Far Oer molto è stato scritto e detto, tra critiche accese

a Donadoni e agli azzurri e ironie neanche troppo velate sulla nazionale

atlantica. Particolarmente irritanti, i commenti a partita
Jacobsen_2
in corso di Sandro Mazzola, ex

protagonista di un calcio lontano anni luce da quello attuale.





Che il livello tecnico delle Far Oer non fosse eccelso si sapeva, ma dei continui

riferimenti al dilettantismo di alcuni giocatori e al clima "impossibile" delle isole

avremmo fatto francamente a meno. Sul campo si è vista una partita aperta, con gli

azzurri superiori sul piano tecnico, ma piuttosto carenti dal punto di

vista motivazionale e agonistico. Il campo del Tórsvøllur ha fatto il resto, ma

l'impresa della piccola nazione nordica non va sottovalutata. Paradossalmente, visti

gli ultimi minuti del secondo tempo, Olsen avrebbe potuto osare qualcosa in più,

inserendo prima l'attaccante del Lyngby Christian Holst, uno capace di segnare 64

gol in 99 partite nella serie cadetta danese. A firmare il gol della bandiera,

invece, è stato l'atteso Rógvi Jacobsen, capocannoniere di questa piccola

nazionale con 8 gol in partite ufficiali.





Ben altro lo spettacolo (si fa per dire) andato in scena al Parken di Copenaghen. La

sfida tra Danimarca e Svezia è Elmanderstoricamente molto sentita, ma in questo caso la

posta in palio era davvero importante: ai danesi serviva una vittoria per continuare a

sperare nella qualificazione, agli ospiti poteva bastare un pari, ma con
l'Irlanda del

Nord lanciatissima e la Spagna in ripresa i tre punti sarebbero stati fondamentali.




Il primo tempo è un monologo svedese, almeno per quel che concerne il

punteggio: una doppietta di Elmander (davvero interessante la crescita dell'ex

attaccante del Feyenoord, ora in forza al Tolosa) e un missile su punizione di

Hansson sembrano chiudere i giochi. Ci pensa Agger a riparire la partita al 34': il

difensore del Liverpool spedisce in rete un assist di tacco di Gravgaard, che si fa perdonare l'erroraccio sul primo gol di Elmander. Nella

ripresa la pressione danese aumenta e prima Tomasson e poi Andreasen

completano la rimonta.





All' 89' il fattaccio: Poulsen, non nuovo a episodi di questo tipo, rifila un pugno in

area a Rosenberg e Fandel, su segnalazione del guardalinee, assegna il rigore alla

Svezia e spedisce negli spogliatoi il mediano del Siviglia. Parken
Un attimo dopo, un

corpulento supporter biancorosso abbandona le tribune del Parken per scagliarsi

contro il direttore di gara
. L'arbitro tedesco, visibilmente turbato, opta per la

sospensione del match, che con ogni probabilità verrà assegnato a tavolino alla

Svezia.





Un brutto episodio, che infanga la reputazione del calcio scandinavo, da sempre

caratterizzato da fair play e correttezza.





Nelle altre sfide, si segnala il 3-2 della Bosnia sulla Turchia, risultato che

fa sorridere Grecia e Norvegia, vittoriose rispettivamente su Ungheria e Malta.

Importanti anche i successi del Portogallo in Belgio (gran gol di Nani, neo acquisto

del Manchester) e della Romania in Slovenia. Nessun problema per Germania (6-0

a San Marino) e Francia (2-0 a Israele), così come per Spagna e Croazia, entrambe

vittoriose pur senza brillare.





Mercoledì si torna in campo, il programma prevede altre 19 sfide: nessun big

match, il clou è a Zagabria dove si affrontano Croazia e Russia, una sorta di

spareggio per la qualificazione in un girone che vede in corsa anche Israele e

Inghilterra.



1 commento:

Antonio ha detto...

Dell'umiliazione, perchè di umiliazione si tratta, subita dall'Italia a Torshavn (in uno stadio senza illuminazione) preferisco non parlare. Sono d'accordo sul fatto che il buon Mazzola (grande calciatore ma piccolo uomo) poteva evitare di definire dilettanti gli avversari, ma è la pura verità.
Disgustato dai danesi, giocatori e tifosi: Poulsen aveva già dimostrato di essere parecchio scorretto, e il pugno rifilato a Rosenberg in area di rigore dimostra che, oltre che scorretto non è neppure tanto sveglio: il pugno a Rosenberg poteva anche darlo fuori dall'area. L'invasione di campo è uno sciocchezza che costerà il possibile punto (il rigore poteva anche essere fallito dalla Svezia) contro gli svedesi e, forse, una o due partite da giocare fuori dalla Danimarca alla nazionale biancorossa.
Mi è piaciuta anche la Norvegia, che ha giocato meglio di noi contro una squadra di caratura superiore ai nostri avversari e si è facilmente imposta per 4-0.