giovedì 21 giugno 2007

Giovani leoni

Sarà Olanda-Serbia la finale del Campionato Europeo Under 21. In attesa dello spareggio per la qualificazione alle Olimpiadi tra Italia e Portogallo, si sono disputate le due semifinali del torneo, che hanno promosso padroni di casa e balcanici ai danni di Inghilterra e Belgio.



La sfida tra Olanda e Inghilterra è stata ricca di emozioni: gli inglesi, passati in vantaggio con Lita nonostante il predominio territoriale degli orange, si sono fatti raggiungere in extremis da Rigters; quindi, dopo due tempi supplementari piuttosto soporiferi, è incominciata una sequenza infinita di rigori, che ha visto prevalere i
ragazzi di De Haan con l'insolito punteggio di 13-12. Il successo dei campioni in carica è sostanzialmente Taylor_2
meritato, nonostante sia da sottolinare il coraggio e la tenacia degli uomini di Pearce, mai domi. Simbolo di quest'Inghilterra tutta cuore è il capitano Steven Taylor: infortunatosi nel finale, ha dovuto assistere da bordo campo al pareggio olandese, arrivato proprio pochi istanti dopo la sua uscita dal terreno di gioco. Al termine della prima sequenza di rigori, quando tutti i suoi compagni si erano presentati sul dischetto, Taylor è stato costretto dal regolamento a calciare nonostante l'infortunio. Nessuna paura per il capitano inglese: palla da una parte, portiere dall'altra. Purtroppo per il valoroso giocatore del Newcastle, l'errore di Anton Ferdinand al suo secondo tentativo dagli undici metri condannava l'Inghilterra all'eliminazione.



Nell'altra semifinale la Serbia ha regolato il Belgio con un 2-0 fin troppo severo per i valori visti in campo. Dopo il vantaggio lampo del neo laziale Kolarov (punizione-cross sfiorata ma non toccata da compagni e avversari), la squadra di Djukic ha lasciato l'iniziativa agli avversari, dedicandosi quasi esclusivamente al contropiede. A nulla sono serviti i tentativi di Mirallas, Blondel e Fellaini: la porta di Kahriman restava inviolata, e all'89' il raddoppio di Mrdja ha chiuso i conti del match.



Nella finale di sabato, dunque, si affronteranno le formazioni apparse più solide e mature: Belgio e Inghilterra, pur presentando tra le proprie file diversi giocatori interessanti, hanno pagato l'assenza di un leader. Se per i Diavoli Rossi la semifinale rappresenta comunque un traguardo inatteso e prestigioso, per i bianchi cresce il rammarico per le numerose assenze, dettate da infortuni e rinunce dell'ultima ora.

Azzardare un pronostico per la finale è quantomai arduo: l'Olanda, sospinta dal caloroso ma composto pubblico locale, può contare su Serbia
un impianto di gioco collaudato e su un paio di giocatori in grande spolvero, su tutti Royston Drenthe, brillantissimo anche in semifinale. Dal canto suo, la Serbia si è dimostrata squadra cinica ed esperta, ad immagine e somiglianza del suo tecnico Miroslav Djukic, già colonna difensiva del Super Depor di qualche anno fa. Jankovic, Milovanovic e Smiljanic garantiscono qualità a centrocampo, ma il vero punto di forza dei serbi è la solidità della linea arretrata, con la coppia centrale Ivanovic-Tosic, già compagni all'OFK Belgrado, ora tesserati rispettivamente per Lokomotiv Mosca e Sochaux.



Durissima invece si prospetta la partita degli azzurri contro il Portogallo. La squadra di Couceiro è ricca di talento (Nani, Joao Moutinho, Yannick Djalò) e può contare, cosa piuttosto insolita per una rappresentativa lusitana, su un centravanti di qualità come Hugo Almeida. La squadra di Casiraghi dovrà aggredire il possesso palla avversario cercando di mettere in difficoltà una difesa apparsa fin qui tutt'altro che irresistibile. Viceversa, concedere troppo campo ai palleggiatori portoghesi potrebbe rivelarsi fatale.



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