lunedì 11 giugno 2007

Una Liga di emozioni

Mentre in Italia l'ultima giornata di Serie B riportava nel calcio che conta Genoa e Napoli, la Liga regalava un'altalena di emozioni degna di un film di Alfred Hitchcock. Barcellona e Real, impegnate rispettivamente nel derby con l'Espanyol e a Saragozza, si rincorrevano a distanza per 90 minuti, mentre il Siviglia si autoescludeva dalla lotta per il titolo non andando oltre lo 0-0 sul campo del Maiorca.



La stracittadina catalana ha due protagonisti assoluti: da una parte Raul Tamudo, capitano coraggioso dell'Espanyol, uno che non molla mai, figuriamoci in un derby di questa importanza. L'altro è Leo Messi, colui Messi
che media e tifosi hanno già investito della pesante eredità di Diego Armando Maradona. Il piccolo fantasista argentino, dopo aver riprodotto fedelmente contro il Getafe il "golazo" del Pibe all'Inghilterra nel Mundial '86, completa la sua opera di emulazione con una rete di mano tale e quale a quella con cui Diego beffò Shilton. Al di là di ogni retorica, un gesto di discutibile sportività ma di grande coraggio e fantasia, nel bel mezzo di un incontro decisivo per la stagione del Barça.



Ad aprire le danze ci pensa proprio Tamudo, che al 28' appoggia in rete un magnifico pallone filtrante di De la Pena. Il Barcellona, privo di Ronaldinho, abbozza una reazione, ma per scardinare la difesa di Valverde serve una magia: l'autore, come detto, è Messi, che anticipa Kameni con uno schiaffetto al pallone visto da tutti tranne che dalla terna arbitrale. Ad inizio ripresa la "pulce" raddoppia, e i conti sembrano chiusi, tanto più che il Real, che aveva appena pareggiato con Van Nistelrooy il vantaggio iniziale di Diego Milito, pochi minuti dopoVan_nistelrooy
subisce il secondo gol del bomber del Saragozza.



Nei minuti finali, però, accade l'incredibile: il Real riacciuffa il pareggio con il solito Van Nistelrooy e il Barça completa il suo harakiri concedendo a Tamudo il facile pallone del 2-2. Tempo per rimediare non ce n'è più, e ai blaugrana non resta che sperare in un'impresa del Maiorca tra sette giorni al Bernabeu. Un finale emozionante, che conferma l'alto livello di spettacolarità ed equilibrio della Liga attuale.



Nel frattempo in Olanda hanno preso il via gli Europei Under 21. La manifestazione si annuncia molto interessante, anche se in parte condizionata da una stagione lunga e dispendiosa. I padroni di casa difendono il titolo dagli attacchi di Portogallo, Italia e Inghilterra, con Serbia, Repubblica Ceca, Belgio e Israele nel ruolo di outsider. La prima settimana sarà dedicata ai gironi, quindi tra il 20 e il 23 di giugno si disputeranno semifinali e finali: l'ultimo grande appuntamento della stagione calcistica europea. 



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