giovedì 26 aprile 2007

Attualità

Sospendiamo temporaneamente la ricognizione dei vari campionati europei per concentrarci sull'attualità. Settimana di coppe, una delle ultime "spalmate" su tre giorni, con Champions e UEFA in vetrina da martedi a giovedi.



Le due semifinali di Champions League hanno regalato spettacoli differenti e risultati analoghi: tanto spumeggiante è stata la sfida dell'Old Trafford tra Manchester e Milan, quanto combattuta e "tattica" Manu s'è rivelata quella dello Stamford Bridge tra Chelsea e Liverpool. A spuntarla, in entrambi gli incontri con un solo gol di scarto, sono state le formazioni di casa: tutto aperto, quindi, in vista delle gare di ritorno, anche se i due gol segnati in terra d'Albione dal Milan costituiscono un prezioso bottino per i novanta minuti di San Siro.



Sulla sfida tra Diavoli e Diavoli Rossi tanto è stato scritto, con elogi sperticati a Kakà e Rooney, protagonisti annunciati (o quasi) che non hanno tradito. A corrente alternata (ma che corrente!) Cristiano Ronaldo, spina nel fianco della difesa rossonera nel primo tempo, svogliata comparsa nei secondi quarantacinque minuti. Decisamente sottotono, invece, Shevchenko di fronte all'indecifrabile Liverpool di Benitez: l'ucraino sembra in qualche modo patire la presenza ingombrante di Drogba, decisivo nell'occasione del gol di Joe Cole. I Reds, come detto, hanno offerto una prestazione altalenante: primo tempo confusionario con molti errori difensivi e d'impostazione, ripresa rabbiosa e sfortunata.



Dalle due sfide è comunque emersa una notevole differenza qualitativa: Milan e Manchester molto più ricche di talento e alternative, Chelsea e Liverpool limitatamente "inglesi", nel senso più arcaico del termine. Ma se per i Blues c'è l'alibi delle tante, importanti, assenze (Robben ed Essien su tutti), in riva Benitez al Mersey il materiale tecnico è questo, e questo rimarrà. Un attacco con Kuyt e Bellamy difficilmente può spaventare le difese a questo livello, così come gli esterni, Zenden e Pennant, per quanto volenterosi, non possono valere Giggs e Cristiano Ronaldo. In questo senso, ancora più evidente risulta il grande lavoro di Benitez (nella foto), capace di ottenere risultati decisamente brillanti (in qualche modo anche la sconfitta di misura di ieri sera lo è), senza avere a disposizione un materiale umano di primissima qualità.



Nella serata di giovedi, in terra spagnola, andranno in scena le semifinali di Coppa UEFA. Da una parte il derby iberico tra Osasuna e Siviglia, dall'altra la sfida tra Espanyol e Werder Brema. Incroci piuttosto aperti, specie il secondo, con i catalani in cerca di un successo che possa tener vive le speranze di qualificazione alla finale.



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